Genesi ed orizzonti delle nanotecnologie

Fino a pochi decenni fa studiare ed analizzare fenomeni di grandezza estremamente piccola era impossibile, visto l’assenza di specifici strumenti. Ciò però è stato reso
possibile dal grande e costante sviluppo della tecnologia, che ha caratterizzato e tuttora sta caratterizzando questi decenni.

Pertanto, da poco si è sviluppata una nuova linea della scienza, le nanotecnologie, intese come lo studio e il controllo della materia a dimensioni comprese tra 1 e 100 nanometri,
coinvolgendo scienza, ingegneria e tecnologia su scala nanometrica.

Viene utilizzato questo nome in quanto un nanometro rappresenta un miliardesimo di metro, quindi una grandezza infinitamente piccola, che consente l’analisi approfondita anche di molecole ed addirittura
atomi, la struttura della materia più piccola in assoluto.

Ma quali sono i strumenti principali utilizzati nel settore delle nanotecnologie? Senza dubbio, i principali sono i microscopi su scala nanometrica, creati per la prima volta circa 25/30 anni fa e subito ritenuti una svolta per il campo della scienza e per il futuro in generale.

Il futuro delle nanotecnologie

Questa scienza può essere considerata emergente, visto che rispetto alle altre è nata da poco, pertanto ha enormi margini di crescita e miglioramento, con un futuro tutto da scoprire. Sicuramente, è plausibile un aumento del budget economico per questo settore così come un interessamento maggiore delle varie istituzioni europee ed internazionali.

Secondo quanto citato da esperti in varie interviste e documenti, le nanotecnologie progrediranno in ben quattro generazioni; tuttora abbiamo assistito soltanto alle prime due.

La prima riguarda l’utilizzo di questo campo per l’edilizia, migliorabile grazie all’inclusione di nanostrutture passive, per esempio sotto forma di rivestimenti e/o attraverso l’impiego di
nanotubi di carbonio per rinforzare la plastica. Come descritto sul blog Tech4Future la seconda generazione di nanotecnologie si avvale di nanostrutture attive: per esempio, l’utilizzo della bioattività delle nanotecnologie per aiuti attivi in operazioni mediche e chirurgiche, quindi nel campo terapeutico-farmaceutico.

I risultati, per ora, sono molto positivi in questi due campi, ed in costante miglioramento e progressione.

Le nanotecnologie, infatti, sono un fenomeno che non deve arrivare e fermarsi al traguardo finale, ma continuare a migliorare e sperimentare sempre più utilizzi.

Le applicazioni delle nanotecnologie

Come abbiamo già accennato, sono già svariati i settori dove le nanotecnologie vengono utilizzate ed il numero di essi è destinato ad aumentare per il futuro.

Attualmente sul mercato è possibile trovare vari prodotti migliorati grazie ai cosiddetti materiali nanotecnologici, come per esempio nanotubi di carboni, o anche grazie a specifici processi
nanotecnologici, come per esempio il nanopatterning.

Fondamentale anche l’attuale applicazione delle nanotecnologie nel campo della medicina, tramite l’utilizzo dei cosiddetti Nanobot. Sono dei robot piccolissimi che possono essere programmati dagli scienziati per riconoscere in maniera selettiva le cellule affette da tumore. L’utilità di questo procedimento è che gli esperti possono sin da subito scoprire quali sono le cellule malate e cercare di diminuire la diffusione del tumore nelle altre cellule ed organi.