Produzione dei salumi: storia e caratteristiche

La tradizione dei salumi ha origini molto antiche. Il progresso tecnologico ha permesso di affinare le tecniche di produzione, preservando però gusto e qualità.

Quando nascono i salumi?

Durante gli anni degli Etruschi, cominciarono ad esserci dei cambiamenti nell’ambito dell’allevamento che passò a essere specializzato e finalizzato al commercio. Una forte testimonianza di questo mutamento, arrivò dagli scavi di Forcello, risalenti al V secolo a.C, nel mantovano, dove furono ritrovati resti di ossa animali. La  gran parte di questi reperti erano suini giovani, di circa due o tre anni di vita, a cui mancavano gran parte degli arti inferiori.

Presto, il prosciutto diventò un elemento di grande pregio nonché protagonista di innumerevoli occasioni di incontro e di festa. Addirittura, con le invasioni barbariche successive, i salumi diventarono una vera e propria moneta di scambio.

Intorno al XIV secolo cominciarono a nascere i primi laboratori alimentari e le prime salumerie. Proprio in questo periodo comparve una nuova figura professionale, la figura del norcino , ossia colui che macella il maiale e si occupa di lavorarne le carni. Tale  termine può fare riferimento anche al gestore della norcineria, ovvero la bottega in cui si preparavano e si vendevano tutti i prodotti derivati dalla lavorazione delle carni di suino.

Infine, tali figure professionali iniziarono a organizzarsi in corporazioni o in confraternite e ad avere un certo rilievo all’interno della società.

Questa tradizione è ancora presente in alcune località: dietro l’autorizzazione delle autorità sanitarie, è possibile chiamare il norcino affinché effettui il macello del maiale in privato tra le mura domestiche.

La tecnologia ha sostituito la tradizione?

Le tecniche di produzione dei salumi e la tecnologia del giorno d’oggi non hanno mai sostituito la tradizione. Il progresso tecnologico, infatti, non ha mai modificato il prodotto, ma ha solo migliorato i processi produttivi e la qualità delle lavorazioni preservando la tipicità dei prodotti.

Nel caso dei prodotti DOP o IGP, ad esempio, gli esperti della produzione danno specifiche disposizioni su come debba essere preparato un salume, regolando anche la possibilità di impiego o meno delle nuove tecnologie.

Come si producono i salumi?

Per produrre un salume di qualità, bisogna considerare diversi fattori che vanno dal corretto processo di selezione e lavorazione della carne alla scelta dei metodi di cottura, qualora siano previsti, dal corretto svolgimento della fase di stagionatura e ai metodi di stoccaggio e confezionamento.

L’ambiente naturale svolge un ruolo cruciale all’interno di questo processo in quanto è proprio il clima a garantire determinati sapori. Ed è proprio grazie a questo che ogni salume rappresenta un prodotto unico e irripetibile, nonché specifico di determinate aree geografiche.

In generale, possiamo affermare che questa sia la ragione per cui nelle regioni più calde i salumi risultino più saporiti, mentre nelle regioni più fredde, posseggano tendenzialmente un gusto più dolce.

Un elemento importante quando si parla dei nostri salumi, sono i numerosi controlli della filiera che caratterizza la loro qualità e li rende famosi anche all’estero. Tale controllo riguarda l’intera filiera considerata a monte e a valle, ossia dall’allevamento, passando dalla macellazione, fino alla produzione.

Oltre a questi controlli istituzionali esterni, anche le singole aziende in prima persona devono rispettare diverse normative comunitarie e nazionali. In questo modo garantiscono un autocontrollo rigoroso su tutto il processo produttivo che rappresenta una garanzia per il consumatore.

Come assaporare tali specialità?

Lo sviluppo tecnologico di cui siamo lieti di godere oggi, ha portato, quindi, benefici non solo nelle varie fasi del processo produttivo degli affettati ma anche nel loro consumo.

A questo punto, le opinioni si posso dividere, anche in base all’affettato preso in considerazione: tra chi preferisce un taglio al coltello più spesso e irregolare; e chi predilige un taglio più sottile e omogeneo mediante affettatrice.

Ovviamente se parliamo di questi strumenti non possiamo che citare l’affettatrice per eccellenza, l‘affettatrice Berkel. Molto più di un semplice macchinario, possiamo definirla un’icona di bellezza e funzionalità.

Le Berkel affettatrici sono da considerarsi un pezzo d’antiquariato che chiunque vorrebbe possedere. Un design unico e distintivo, che unisce tradizione e modernità. Qualità ed efficienza. Stile ed eleganza per conferire quel tocco di classe all’arredamento dei propri spazi.

Purtroppo, come tutte le cose preziose, il posizionamento di prezzo di questi pezzi da novanta è abbastanza alto. Infatti una Berkel affettatrice non è proprio da considerarsi un mero strumento da cucina, ma un qualcosa che unisce l’utile al dilettevole.

Ma non bisogna perdersi d’animo, alla fine al giorno d’oggi per ogni problema, c’è sempre una soluzione!

Infatti per coloro che fossero interessati o desiderosi di possedere un tale gioiello, ma fossero restii a spendere una certa somma di denaro, è possibile acquistare affettatrici berkel usate da rivenditori del settore.

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