Codici tributo: cosa sono, tipologie principali

Ti è mai capitato di dover effettuare determinati pagamenti di cui non riesci a capire la causale?

Non sei il solo: non tutti infatti sanno che alcuni pagamenti, in particolare quelli relativi a tasse e tributi,  vengono eseguiti attraverso un modello preciso, contrassegnato da un preciso codice, chiamato appunto codice tributo.

Di cosa si tratta nello specifico? Scopriamolo insieme in questo articolo.

Che cos’è un tributo?

Tutti i cittadini dello Stato sono sottoposti al prelievo di una parte del loro reddito.

Questi prelievi sono detti tributi e servono per concorrere alle spese generali della pubblica amministrazione e dello Stato in generale (come ad esempio il pagamento dell’elettricità usata per illuminare le vie della città, o gli stipendi dei medici del pronto soccorso che non vengono pagati da noi nell’immediato).

Il tributo viene calcolato in base al reddito (non per forza di cosa solo sullo stipendio), ma anche sulle case e sui beni che possediamo (pensa al bollo dell’auto).

Come vengono pagate le tasse/imposte?

Per quanto riguarda quasi tutte le tasse e/o imposte (comunque debiti verso lo Stato o una amministrazione pubblica), il modello per il versamento è chiamato F24 o F23, a seconda del tipo di pagamento che dobbiamo fare.

All’interno dell’F24/23 bisogna indicare il contribuente (la persona che è tenuta al pagamento) e in questo spazio bisogna inserire tutti i suoi dati.

Poi, di seguito, ci sono delle macrocategorie, delle sezioni (erario, inps, regioni, imu e altri tributi locali e per ultima la sezione altri enti previdenziali ed assicurativi); queste sezioni altro non sono che i destinatari del pagamento che stiamo eseguendo.

Il datore di lavoro, ad esempio, quando versa i contributi per la nostra pensione andrà a compilare la sezione INPS, inserendo il codice tributo, la causale e il periodo di riferimento oltre al numero della matricola per cui sta effettuando il pagamento (la matricola altro non è che il codice che l’INPS assegna a ogni lavoratore dipendente).

I codici tributo

I codici tributo sono numeri, nello specifico una serie numerica che riconduce alle varie tasse da pagare.

L’esempio calzante è quello della guida telefonica: ad ogni utente è assegnato un numero di telefono, numero che solo lui possiede.

Così è per i codici tributo, numeri che individuano la tassa che stiamo pagando.

Se vuoi approfondire, ti rimandiamo a questo elenco completo di codici tributo. Di seguito invece ti riportiamo le principali tipologie di tributo:

  • per l’IMU (tassa sulla casa e fabbricati in generale) il codice tributo è 3912 per la prima casa, 3961 per le aree fabbricabili e 3914 per i terreni; oltre al codice indicante il tributo occorrerà indicare anche quello in cui si trova l’immobile (il codice catastale, che è anche la parte finale del codice fiscale senza l’ultima lettera);
  • per il versamento dell’IVA, il codice varia in base al mese che si sta pagando, ad esempio, se verso l’iva di gennaio il codice sarà 6001, febbraio 6002 e così via, fino a dicembre 6012. Il versamento può essere anche rateale, quindi ogni tre mesi, e ha quale codice tributo, a seconda del trimestre che si versa, il 6031-6032-6033-6034.
  • per l’IRPEF il codice tributo è il 4033 per il versamento della prima rata, 4034 per il secondo acconto e 4001 per il saldo.

Ravvedimento operoso

A tutti è capitato di perdersi una scadenza. Per quanto riguarda un bollettino dell’Enel, il rimedio è veloce, basta andare in posta il prima possibile e pagare.

Per i tributi, invece, non è così semplice.

Bisogna rifarsi calcolare l’importo da chi ci ha compilato il modello, facendoci aggiungere la cifra per il Ravvedimento operoso.

Altro non è che il calcolo e il relativo versamento della sanzione dovuta per il mancato o ritardato pagamento della tassa che dovevamo versare.