Cosa è e come funziona l’intervento di addominoplastica maschile

L'addome piatto è un obiettivo ambito da molte persone. Un addome scolpito e atletico è il sogno di uomini e donne che ricorrono molto spesso alla addominoplastica.

Rispondente ai moderni canoni di bellezza è sempre di più una richiesta dettata dai tempi, dagli usi e costumi e, oggi più che mai, è un desiderio in particolar modo tipico degli uomini.

Questo desiderio è soprattutto di natura estetica, legato all'apparire belli sia a se stessi che agli altri. Tuttavia l'addome piatto e scolpito è anche indice di una vita sana e sportiva, insomma, sinonimo di salute.

Per ottenere risultati in tal senso si ricorre a diete, assumendo buone abitudini alimentari unite ad una costante attività fisica, che è il modo migliore per rimanere in salute. Ma oltre a questi metodi canonici si fa sempre più strada la chirurgia estetica.

Chi si rivolge ad un chirurgo per un intervento di addominoplastica lo fa quasi sempre per due motivi: coniugare insieme la bellezza e la funzionalità di un corpo sano. 

Il dott. G. Federico Romano, chirurgo estetico di Firenze, ci conferma il trend del momento, che vede l’intervento di addominoplastica maschile sempre più in forte aumento, proprio per i motivi indicati all'inizio del nostro articolo: salute ed estetica ai primi posti.

Come funziona la addominoplastica maschile

La addominoplastica di per sé non è una novità dal momento, visto che da molti anni ormai molte persone fanno ricorso ai chirurghi estetici per questo tipo di operazione.

La vera novità è che vi si rivolgono sempre più uomini. La chirurgia estetica maschile è un settore in forte aumento negli ultimi anni, e gli interventi volti a lavorare sull'addome, vale a dire l'addominoplastica, sono quelli più gettonati dagli uomini proprio perché le soluzioni che abbiamo indicato per raggiungere gli obbiettivi di cui sopra, cioè ginnastica e cura dell'alimentazione, non sempre sono sufficienti, e qui entra in gioco l'intervento chirurgico.

Ma come mai diete e ginnastica possono non bastare, e quali sono le cause di tali problemi? Iniziamo a rispondere partendo proprio dalle patologie che sono alle origine degli inestetismi. Il problema principale è la diastasi addominale, ovvero la separazione eccessiva dei due lati del muscolo retto addominale.

Questa separazione dei muscoli porta ad una disamorfia dell'addome, dando ad esso una forma cosiddetta "globulosa", vale a dire un ventre prominente. Tale patologia può avere diverse cause come ad esempio l'obesità, può essere un problema congenito indipendente da altri fattori, oppure può dipendere  dall'avanzamento dell'età.

Ecco perché si ricorre ad un intervento chirurgico volto a riavvicinare quelle parti del retto addominale che si erano allontanate.

L’addominoplastica, come si può leggere sul sito della SICPRE (Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica), può avvenire in versione completa o in versione "mini", indicata per risolvere gli inestetismi meno evidenti

L'intervento si svolge in condizioni di anestesia totale, dal momento che, pur essendo un tipo di operazione relativamente semplice, richiede un'incisione di una certa importanza e la saturazione dell'area incisa. A tal proposito bisogna aggiungere che, grazie alle nuove tecnologie, si possono praticare interventi meno invasivi con gli strumenti messi a disposizione della chirurgia robotica, i quali permettono di lavorare con estrema precisione senza ricorrere a grandi incisioni.

Questo garantisce allo stesso tempo risultati soddisfacenti e una cicatrice più piccola e dunque meno anti estetica. Perché, ricordiamolo, è sempre di chirurgia estetica che stiamo parlando, quindi evitare o quantomeno ridurre le cicatrici diventa un obiettivo non meno importante.

Rimanendo nel tema bisogna aggiungere che queste possono essere trattate mediante pomate specifiche o anche con dei massaggi. La dimensione della cicatrice dipende la tipo di intervento effettuato, la sua persistenza dipende sia dal tipo di intervento subito sia da fattori individuali.

Di solito le persone più giovani tendono ad avere maggiori possibilità di vedere la cicatrice ridursi più velocemente nel corso del tempo.

Con la addominoplastica si riduce il grasso addominale in eccesso

Oltre alla dialisi addominale ci sono altri tipo di problemi che richiedono l'intervento, come ad esempio la rimozione del grasso addominale in eccesso, oppure quello della pelle cadente, la quale forma sgradevoli grinze.

Quest'ultima sovente è il risultato dell'obesità, in quanto il grasso in eccesso porta a un aumento del volume dell'addome e la conseguente dilatazione della pelle dell'area. Una volta perso peso e ridotto l'addome, la pelle rimane dilatata e cadente, formando le grinze delle quali si è già fatto cenno. Anche in questi casi si dovrà dunque operare.

Per quanto riguarda le visite pre operazione, queste sono quelle comuni alla maggior parte degli interventi di chirurgia estetica, volte a stabilire eventuali problemi legati all'anestesia, allergia a farmaci o complicanze cardiache. Anche l'assunzione di farmaci da parte del paziente può interferire con l'operazione, pertanto è anche questo oggetto di valutazione.

Per quanto riguarda la degenza, mediamente il ricovero si aggira intorno alle 48 ore, anche se a fronte di un intervento mini invasivo si può ridurre alle 24 ore. Il ritorno alle normali attività fisiche dipende dallo stato di salute generale del paziente, dalla sua età e, ovviamente, dal tipo di intervento sostenuto. In generale si va dai due fino a un massimo di sei mesi.

Concludendo, l'addominoplastica, pur con le sue eccezioni e distinguo, rimane un intervento sicuro e relativamente semplice.