Legge sulla sicurezza sul lavoro: i requisiti delle imprese

Che si tratti di imprese private o di organizzazioni pubbliche, le normative sulla sicurezza sul lavoro non fanno sconti. Il testo normativo cui fare rifermento in Italia è il T.U. della Sicurezza sul lavoro (decreto legislativo 81/2008), accompagnato dall’interpretazione dell’articolo 2087 del Codice Civile.

Al di là delle specifiche leggi al riguardo, esiste anche una vera e propria scienza gestionale dedicata alla salute e sicurezza sul lavoro. Un pacchetto che, se preso nel suo complesso e correttamente integrato, fornisce alle imprese, a tutela del datore di lavoro e dei suoi dipendenti, tutti gli strumenti necessari per prevenire, ridurre o eliminare i rischi sui luoghi di lavoro.

Parliamo, naturalmente, di tutti i tipi di rischi. Da un lato, quelli che concernono direttamente i dipendenti delle aziende nel loro quotidiano svolgimento delle mansioni. Dall’altro, le implicazioni in termini di salute e sicurezza sul lavoro che inevitabilmente ricadono anche sulle strutture delle realtà aziendali.

In questa scienza non manca, infine, un occhio di riguardo per le ricadute su soggetti terzi e le ripercussioni ambientali. Ecco perché una consulenza con annessa formazione sulla sicurezza sul lavoro aiuta le aziende a impostare una gestione sistemica basata su standard alti e norme stringenti.

Salute e sicurezza sul lavoro: gli obblighi del datore

La maggior parte degli obblighi imposti dalla legge in tema di salute e sicurezza ricade, come è naturale, sul datore di lavoro. Ogni imprenditore è tenuto a mantenere livelli sufficientemente alti di controllo sui propri dipendenti e sul proprio ambiente professionale. Definito anche rischio accettabile. Vediamo quali sono i principali obblighi in capo al datore di lavoro designato dalla legge permettere ai dipendenti di lavorare in sicurezza:

  • DVR – Documento di Valutazione dei Rischi. Questo documento va redatto preventivamente dal datore di lavoro, con il possibile ausilio di una consulenza esterna sulla sicurezza sul lavoro. Al suo interno devono essere specificati tutti i potenziali rischi connessi con la specifica professione di riferimento.
  • Formazione del personale. Chiunque venga assunto in un’impresa deve essere guidato in una formazione sui rischi della mansione che andrà a svolgere. Rischi connessi sia al funzionamento di macchinari, sia alla presenza di pericoli chimici o biologici, sia all’ambiente di lavoro nel suo complesso. E’ contemplata anche la formazione specifica per quelle figure che utilizzano mezzi quali muletti, movimentazione terra, gru, piattaforme ed altre.
  • Nomina di responsabili, ossia di figure che affiancheranno il datore di lavoro nei controlli su salute e sicurezza. Si tratta, in particolare, di un medico competente, di addetti alle emergenze di primo soccorso, di addetti alle emergenze incendi e di un responsabile del servizio protezione e sicurezza. I dipendenti dovranno inoltre potersi rivolgere anche a un rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, una figura di ulteriore controllo e intermediazione fra i vari livelli gerarchici di un’azienda.
  • Prerequisiti strutturali, ovviamente un’organizzazione è composta di in primis di una serie di strutture, edifici e macchinari. Questi non solo devono avere un buono stato di manutenzione ed uso. Ma devono rispettare, per le strutture, normative di agibilità, salubrità, conformità degli impianti, cosi come conformità alla direttiva macchine per le attrezzature.

Questi, sono solo alcuni degli ottemperamenti richiesti dalla legge. In termini di salute e sicurezza è vietato abbassare la guardia. Perché come riporta nelle statistiche ufficiali il sito di INAIL, l’impatto sui lavoratori per quanto riguarda infortuni e malattie professionali è ancora molto alto. Impatto che influisce su tutta la società e sulla continuità lavorativa anche delle organizzazioni.

Per questo, esiste la possibilità per gli imprenditori, pubblici e privati, di rivolgersi ad agenzie di consulenza e formazione in merito a queste tematiche. Oltre a corsi intensivi e indicazioni personalizzate sulle specifiche esigenze di ogni azienda, questi consulenti dovranno essere anche in grado di indicare se e quali certificazioni in questo ambito, come la norma per il sistema di gestione salute e sicurezza sul lavoro Iso 45001 è bene ottenere.

Questi attestati internazionalmente riconosciuti sono, in questo senso, un ulteriore strumento fondamentale per il datore di lavoro. Tolta la documentazione obbligatoriamente richiesta, le certificazioni volontarie permettono infatti di tenersi aggiornati e in regola rispetto alle ultime normative e dimostrare la propria serietà a clienti e fornitori.

Migliorando le performance sui requisiti sulla salute e sicurezza sul lavoro, e cosa molto importante, ricevere una esimenza del datore di lavoro secondo la legge L 213 per il modello organizzativo gestionale.