Linfedema e Fisioterapia: questi sono gli esercizi che devi fare

Quando subiamo qualcosa di importante come l’asportazione di quelli che sono i nostri linfonodi ascellari o anche del nostro linfonodo sentinella può succedere che si rallenti quella che è la circolazione della linfa in tutto l’arto e che si accumulino quindi nei tessuti quelli che sono dei gonfiori sia nella mammella che in tutto il braccio o in parte di esso.

La nascita del linfedema

In questo caso questa linfa che ristagna può creare quello che si chiama linfedema che si può creare sia in pochi giorni che dopo diversi anni da un intervento. I sintomi più comuni sono:
  • pienezza
  • gonfiore
  • pesantezza del braccio
  • difficoltà ad alzare l’arto
  • irrigidimento della pelle
  • flessibilità minore nella mano o nel polso
  • riduzione della capacità motoria
  • senso di compressione
  • difficoltà ad infilare maniche di giacche o maglie

Fisioterapia regolare e linfedema

Se il linfedema si presenta allora si devono pensare una serie di soluzioni a cui poter giungere grazie all’aiuto del proprio medico per risolvere il problema. Si può pensare alla ginnastica, al nuoto, alle tecniche di rilassamento ma anche al linfodrenaggio meccanico e manuale. Anche una buona dieta ipocalorica e ipolipidica può fare al caso nostro. Si può ragionare su un trattamento farmacologico che abbia (antibiotici per la linfangite, antimicotici se ci troviamo davanti a micosi, antistaminici e antinfiammatori, diuretici per i depositi interstiziali, fibrinolitici). Soprattutto, però, si può pensare a una fisioterapia regolare che ci permetta di tenere a bada questi problemi. La prima cosa da fare, come approccio terapeutico, è il drenaggio manuale di tutta la linfa in eccesso. Infatti sia i massaggi che i bendaggi elastici, la ginnastica isotonica e altro favoriscono una riduzione dell’edema perché mobilitano il ristagno linfatico. Si può pensare di assumere farmaci come le cumarine naturali o usare onde d’urto o ultrasuoni se si manifesta un indurimento del tessuto nell’area che è più interessata dal linfedema. Anche la microchirurgia può essere usata, come la liposuzione per ripristinare delle vie di drenaggio che funzionino. Quelli che sono i benefici di queste terapie sono evidenti e anche per mesi se ci sono degli accorgimenti a cui pensare ogni giorno. Infatti non dobbiamo dimenticare di fare attività fisica, seppur moderata. Parliamo di fare passeggiate o di alzarsi dalla sedia in maniera frequente senza restare attaccati alla poltrona per ore nella stessa posizione. Quando si è a letto, invece, è bene poggiare l’arto su un cuscino, se si è a tavola è bene poggiarlo sul piano, sul divano posizionare bene il braccio sul bracciolo sempre in modo che la mano sia più alta rispetto alla spalla e quindi si determini il drenaggio della linfa in maniera più naturale.

La linfangite: conseguenza poco piacevole

Quando si parla di complicazioni non si può non parlare di linfangite che è un’infiammazione dei vasi linfatici che è stata innescata da agenti virali attraverso delle piccole lesioni della cute. Come ci si può proteggere da tutto questo? Sicuramente il rischio è maggiore in estate perché la pelle è più scoperta e senza vestiti ci si espone a piccole ferite o graffi che portano a stafilococchi o streptococchi. Bisogna comunque stare attenti tutto l’anno perché specie all’aria aperta si può essere punti da insetti e zanzare che sono veicoli di trasmissione di microrganismi patogeni.

Fisioterapia del linfedema a Roma

C’è bisogno di una buona conoscenza del problema per essere in grado di risolvere una patologia comune ma che è davvero molto fastidiosa. In questo senso è bene rivolgersi a dei professionisti che sappiano fare il loro mestiere come al centro fisioterapico MH Fisio a Roma che è in grado di dare una grossa mano a tutte quelle persone che hanno edemi piccoli e grandi con cui convivere. Diventa una patologia fastidiosa quando il gonfiore e l’indurimento prendono le gambe (ad esempio se ci sono problemi legati a sedentarietà) e, in questo caso, il problema può diventare cronico. Se il problema si trascura, poi, abbiamo una grossa percentuale di ulcere che possono poi rovinare la pelle per sempre e infettarsi sempre di più. Un buon drenaggio manuale, fatto da un professionista, in maniera accurata può risolvere tante difficoltà giornaliere e anche una persona anziana può sentirsi leggera e felice come mai fino ad allora. Non dobbiamo, infatti, dimenticare che molti di questi linfedemi toccano le persone di una certa età che non hanno la prontezza di spirito di rivolgersi subito a qualcuno per risolvere la questione. E quindi vanno monitorati, anche grazie al medico di base, e indirizzati verso un centro fisioterapico che sia in grado di risolvere il loro problema con delle sedute mirate. Anche un piccolo bozzo iniziale può diventare sempre più grande e sempre più doloroso, quindi dobbiamo sempre pensare a come fare per risolvere le questioni prima che diventino ingestibili. E in questo a Roma ci sono tanti professionisti che sanno fare il loro mestiere e lo fanno bene.