Perché il lattice migliora il nostro stato di salute generale

Il lattice e i suoi benefici

In natura esistono numerosissime sostanze capaci di portare beneficio alla salute umana. Basti pensare a tutte le piante e radici utilizzate per produrre infusi e bevande dalle proprietà benefiche, a tutti i prodotti per l’igiene intimo e la cosmesi, nonché ai tessuti, come la canapa, con cui si realizzano abiti coloratissimi e di tendenza che non irritano la pelle.

Esiste tuttavia anche un’altra importantissima sostanza che, a differenza delle altre, produce dei benefici meno percettibili visivamente, ma che incide sul quell’elemento cardine di un corretto e sano stile di vita: il riposo.

Dormire bene è alla base del benessere quotidiano, poiché l’assenza di un buon riposo genera stress, abbassa la concentrazione e, in generale, limita il corretto funzionamento delle funzioni vitali. Ma di quale sostanza naturale stiamo parlando? Quali sono le caratteristiche che inducono un corretto riposo? Siamo parlando, ovviamente, del lattice.

Il lattice, o latex, è un’emulsione tendenzialmente di colore bianco e dalla consistenza lattiginosa che si può trovare nelle cellule di numerose piante e funghi. Prende il suo nome dall’incrediibile somiglianza al latte per il colore che possiede prima di subire lavorani; inoltre, il suo aspetto particolarmente vischioso richiama la consistenza dell’albero della gomma, che ne è il maggior produttore.

Ma non sono certamente queste caratteristiche fisico-chimiche ad averlo reso uno dei leadr nella produzione di materassi, bensì le sue proprietà antibatteriche, antimuffa, antiacaro e fungicide. Infatti, l’uso che viene fatto del lattice non è solo legato al riposo, ma riguarda anche la sfera sanitaria: viene adoperato per produrre guanti e molti altri articoli ospedalieri grazie alla sua essenza duttile ed elastica, la quale consente il ripristino della forma originaria dell’articolo dopo che ha subito un allungamento o una distorsione di qualsiasi tipo.

Perché scegliere un materasso è così complicato

Abbiamo così messo in risalto le peculiarità benefiche per la salute umana del lattice. Verrebbe così automatico supporre che tutte le persone possiedano nella propria camera da letto un materasso di questo materiale, ma in realtà le cose non stanno esattamente in questo modo. La scelta del materasso, infatti, non è una questione semplicissima.

Perché un buon materasso si meriti quell’appellattivo è necessario che disponga di una serie di caratteristiche; prima di tutto, deve essere in grado di sostenere il peso corporeo lungo tutta la figura che si distribuisce sulla superficie del materasso, in modo da risultare come il prodotto di un perfetto equilibrio tra comodità e durezza; in secondo luogo, ma come immediata conseguenza del primo, deve rispettare la curvatura della spina dorsale, non sottoponendola a sforzi e fastidi.

Soprattutto per chi soffre di dolori introno alla zona lombare, bisogna guardare a un tipo di materasso che sia medio-rigido, o che se non altro possieda quell’elasticità da distribuire il peso in modo variabile così da offrire sollievo alla parte indolenzita. Infine, un ulteriore elemento che entra in gioco quando si è in procinto di comprare un materasso, è la sua proprietà antibatterica e antiacaro. Molte sono le persone che soffrono di allergie, per questo è bene che almeno durante la notte siano protette e non costrette a svegliarsi ripetutamente a causa di starnuti improvvisi e irritanti.

Certamente, un elemento che ci siamo riservati di tenere per ultimo, ma che non è da escludere nella scelta di un materasso, è il prezzo. Il costo di un materasso può oscillare in un rang che va dai 70 ai 400 euro, aprendo un raggio di scelta evidentemente notevole. Il consiglio che tuttavia ci sentiamo di dare è quello di non porre come criterio prioritario il prezzo; stiamo parlando della propria salute dopotutto, pertanto è bene intendere tale acquisto come un investimento su se stessi dove, anche se la spesa dovesse eccedere le proprie intenzioni, vale comunque e sempre la pena.

Come si riconosce un buon materasso in lattice

Non tutti i materassi in lattice sono uguali. È opportuno però prendere un minimo di familiarità con le caratteristiche che li contraddistinguono, in modo che l’acquisto sia fatto in modo consapevole e sensato. Basti solo pensare che trovare un materasso al 100% in lattice è molto raro, poiché il più delle volte capita di trovarsi davanti ad un mix con altri materiali. Sebbene non ci sia un catalogo o una sorta di normativa che categorizzi le varie tipologie esistenti, l’unica cosa importante da sapere è che un materasso, per essere appunto considerato buono, deve possedere almeno uno strato di lattice dello spessore non inferiore ai 10 centimetri.

Un elemento di maggior attendibilità con cui verificare la composizione in lattice del materasso è rappresentato da una lastra, impressa direttamente dal produttore. Questa lastra certifica l’autenticità delle materie prime, ma non solo; risulta essere anche fonte di estrema attendibilità per il fatto che nessuno dopo il produttore, né venditore né distributore né nessun altro, può intervenire su di essa per modificarla. Unico aspetto critico è che su tale lastra è incisa una sequenza alfanumerica non sempre di facile interpretazione.

Generalmente, sono due le diciture che possono comparire sulla targa della lastra:

  • 100% Naturale / 100% Origine Vegetale / 100% Naturlatex;
  • 100% Lattice.

La prima tipologia fa riferimento ad una mescolanza dove almeno l’85% del blocco che costituisce il materasso è composto di lattice naturale. La seconda, invece, mette in risalto come il blocco non sia stato prodotto con la mescolanza di altri materiali, sebbene possa essere possibile che ci sia una percentuale variabile di componenti sintetici. Insomma, cercando di farla semplice, quando si parla di ‘materasso 100% lattice’ si intende un materasso dove il blocco di lattice – non necessariamente del tutto naturale – costituisce almeno il 60% della ampiezza totale.

Al di là di queste questioni tecniche, è grazie ad un altro genere di valutazioni che si può distinguere un materasso in lattice naturale da uno completamente sintetico. Visivamente e al tatto sono percettibili le differenze tra i due, dal momento che un buon materasso si riconosce per avere un colore scuro, insieme ad un bilanciamento stabile tra compattezza e pesantezza da un lato, ed elasticità dall’altro.

È però solo distendendo il proprio corpo sopra che ci si accorge delle reali differenze con materassi solo parzialmente in lattice e, al contrario, realizzati con schiume sintetiche o miscele di materiali chimici. Un buon materasso in lattice, pertanto, è elastico, duro al punto giusto ma per nulla cedevole, produce una sensazione di galleggiamento sulla sua superficie che riduce la pressione e distribuisce il peso lungo tutta l’area, regalano un senso di comfort unico.

Tuttavia, non sempre è facile e istantaneo distinguere un buon materasso da uno meno buono, anche per gli esperti e intenditori. Blocchi composti da miscele chimiche si stanno diffondendo sul mercato, rendendo in tal modo sempre più difficile cogliere quelle impercettibili differenze tra i materiali. Solo un’occhio e una mano (ma anche un naso) acuti riescono a distinguere l’autentico dall’imitazione, per il fatto che il lattice naturale, oltre ad essere particolarmente soffice ed eleatico, emana un odore fresco e avvolgente, non di plastica come invece fanno i suoi fac-simile.

Perché è consigliato un materasso in lattice a 5 zone

Ma se fino ad ora abbiamo evidenziato i benefici e i numerosi punti di forza che stanno alla base di un materasso in lattice, il non plus ultra della gamma è rappresentato da quel tipo di materasso detto ‘a cinque zone‘. Insieme a tutti gli effetti vantaggiosi descritti in precedenza, questo genere di materasso si specializza nel garantire un riposo profondo e inconfondibile; grazie alla capacità di ridurre significativamente i punti di pressione, non solo promette un senso di rilassatezza unico, ma è anche molto indicato per la circolazione sanguigna, alleviando contrazioni e dolori muscolari, come descritto nell’articolo di approfondimento che puoi leggere a questo link.

Molti brand produttori di materassi a cinque zone si premurano di venire in contro al consumatore anche dal punto di vista igienico-sanitario. Infatti, la lastra di lattice viene rivestita da uno strato in tessuto Jersey che permette di accogliere un riposo sicuro, sano e comodo.

Ma per quanto riguarda i cuscini? C’è la possibilità di abbinarne uno anch’esso in lattice come il materasso? Certo che sì. Sapendo che la durata media di un materasso in lattice è di 8 anni, sarebbe ideale trovare un cuscino che abbia indicativamente la stessa aspettativa di vita; infatti, un cuscino in lattice, a differenza di molti altri, tende a non deformarsi troppo velocemente, riuscendo a mantenersi in ottime condizioni fino a 6 anni.

Possiedono inoltre tutte le caratteristiche dei materassi: sono consigliatissimi per alleggerire la pressione che si può generare intorno alla zona del collo e della nuca, sono confortevoli e comodi pur nella loro durezza e, infine, offrono sollievo reale per chi soffre di problemi legati alla cervicale. La struttura a microcelle con cui sono realizzati facilita anche la loro pulizia, diventando in tal modo una soluzione ideale anche per tutte le persone che soffrono di allergie o problemi simili.