Le principali differenze tra marchio aziendale e brevetto

Sebbene si tratti di due concetti distinti tra loro, è ancora tanta la confusione riguardo alle definizioni di marchio e brevetto.

Questo articolo mira a fugare ogni dubbio, mettendo in luce le differenze principali tra le due definizioni.

Il marchio rappresenta il diritto esclusivo sull’utilizzo di un segno in relazione a un prodotto o servizio. Il detentore di tale diritto è responsabile della registrazione del proprio marchio che puoi approfondire al seguente link: https://www.perlademocraziaeluguaglianza.it/il-logo-del-tuo-marchio-come-proteggerlo-legalmente/.

Per quanto riguarda il concetto di brevetto, invece, si riferisce al diritto esclusivo concesso per la protezione di una specifica invenzione o procedura.

Il brevetto non è orientato a preservare un segno (come nel caso del marchio), ma piuttosto a salvaguardare gli investimenti in ricerca, innovazione e sviluppo sostenuti dai titolari.

Esaminiamo adesso le caratteristiche principali dell’uno e dell’altro concetto.

Cos’è il marchio aziendale: caratteristiche

Il marchio aziendale è il tratto distintivo che identifica i prodotti o servizi di un’impresa e li differenzia da quelli di altri imprenditori.

Inoltre, costituisce uno dei pilastri fondamentali dei diritti di proprietà intellettuale e si lega strettamente al mondo dell’imprenditoria.

Il marchio può essere:

  • distintivo: quando comunica l’origine imprenditoriale del prodotto o servizio;
  • comunicativo: quando tutte le attività dell’impresa sono contraddistinte dallo stesso marchio;
  • qualitativo: mira a evidenziare specifiche qualità del prodotto o servizio;
  • d’investimento: con l’obiettivo di accrescere la reputazione dell’impresa e dell’imprenditore;
  • pubblicitario: utilizzato per attrarre consumatori verso prodotti o servizi specifici.

Un marchio è considerato legittimo quando è nuovo, lecito e si distingue chiaramente da quelli già esistenti. Queste tre caratteristiche sono essenziali per evitare il rischio di contraffazione, una minaccia che mette a rischio il lavoro di moltissimi imprenditori italiani.

Caratteristiche del brevetto

Il concetto di brevetto entra in gioco quando si ha a che fare con una nuova invenzione industriale. Una volta che si ottiene, il brevetto concede all’inventore l’esclusività di utilizzare l’invenzione per un periodo di 20 anni, al termine del quale scade.

Essere detentori di un brevetto comporta notevoli vantaggi, tra cui la possibilità di stringere accordi commerciali che facilitano l’ingresso di nuove aziende sul mercato o la cessione dell’uso a terzi in cambio di compensi economici.

Come nel caso del marchio, il brevetto deve soddisfare determinati requisiti per essere concesso.

Alcune invenzioni o intuizioni relative a teorie scientifiche, metodi matematici e programmi per computer sono escluse dalla possibilità di brevetto, poiché sono protette dal diritto d’autore.

Conclusioni

Le caratteristiche distintive del marchio e del brevetto definiscono il ruolo che entrambi giocano nell’ambito dell’imprenditoria e della proprietà intellettuale.

Mentre il marchio si configura come un segno distintivo che identifica e contraddistingue i prodotti o i servizi di un’impresa, il brevetto si concentra sulla tutela di invenzioni industriali, conferendo al loro inventore diritti esclusivi per un periodo di 20 anni.

Entrambi, una volta regolarmente registrati o concessi, offrono notevoli vantaggi, consentendo agli imprenditori di proteggere i frutti delle loro idee e investimenti.

Conoscere in modo approfondito queste due forme di protezione intellettuale è essenziale per gli imprenditori che desiderano preservare e valorizzare il proprio patrimonio, garantendo allo stesso tempo una competizione leale e stimolante.