Come migliorare la produttività delle PMI: idee e strategie

In questi anni riuscire a conservare stabilmente la produttività di una piccola media impresa o addirittura migliorarlo non è per nulla un compito facile. Da una parte la concorrenza estera e quella delle imprese online sono agguerritissime e dall’altra, anche questo tipo di azienda, paga lo scotto pesante della crisi economica attuale. Generando così un domino a cascata che si riflette su tutto il settore e i numeri del 2023 lo confermano. Quindi, serve massima attenzione verso i dati e grande ottimizzazione del tempo.

Perché un CRM o software gestionale aiuta le PMI

Rispetto a tanti anni fa ora ci sono strumenti molto più efficaci per misurare tramite software tutte i report necessari. Sono gli ormai noti CRM, che registrano ogni tipo di attività da quella del contatto con i clienti a quella con gli stakeholder, culminando poi con percentuali precise su guadagni e perdite. Le relazioni che arrivano dai CRM sono una parte fondamentale per lavorare sull’ottimizzazione dell’impresa. Realizzare software così complessi non è possibile da soli, per questo su https://www.lineacomputer.net/ è possibile visionare una gamma di soluzioni che possono servire a questo scopo. Certo non ci si può basare solo sull’efficienza dei programmi, se si vuole migliorare la produttività.

La misura del tempo

Anche il tempo che un dipendente impiega per concludere un’attività è un dato basilare. Per cui conoscere come i lavoratori utilizzano il proprio tempo in un ufficio o altro locale aziendale è un’ottima base di partenza. In quest’ottica rientrano i minuti persi per rispondere ad e-mail superficiali o i tempi di pausa troppo lunghi o ancora la mancanza di formazione che non risolve il problem solving.

L’uso dell’intelligenza artificiale

Oltre a software gestionali è ora di iniziare a pensare anche all’uso tecnico dell’intelligenza artificiale, che sta coprendo sempre più campi che prima erano di competenza umana. Un esempio, può essere nel marketing la registrazione dei dati e la corrispondenza con i clienti. Tutte ore perse, fra straordinario od ordinario e che vanno a togliere tempo prezioso nella creazione di contenuti persuasivi e nell’attività di ricerca dei clienti.

Il feedback dei dipendenti

Va tenuto anche conto, nell’ambito dell’armonia e della produttività, anche il parere dei propri dipendenti. Questi vanno coinvolti con attività di maggiore inclusione nei valori che il brand rappresenta. Lo si può fare con promozioni, con benefit, con coinvolgimenti extra-lavorativi oppure con sondaggi. E non dimenticare mai le ore a favore dell’e-learning e della formazione.

L’uso dello smart working

Per garantirsi sempre dipendenti motivati e attivi è un’ottima cosa anche realizzare il giusto equilibrio fra lo smart working e la presenza in ufficio. Consentendo in tal modo di evitare l’uso di permessi eccessivi, di poter dar vita a meeting in numero maggiore e meno dispersivi. Se è vero che, a livello governativo, lo smart working dal 1° aprile non è più un obbligo, è altrettanto vero che mantenere valida l’opzione più apportare tanti vantaggi.

L’attenzione al mercato

Infine, per reggere il passo bisogna sempre controllare gli sviluppi del mercato nel proprio settore e in quelli attinenti. La mancanza di innovazione, originalità e l’univocità del prodotto possono portare nel tempo a danni finanziari considerevoli, specie per le PMI.