Sbadiglio e mal di testa

Potrà sembrare un paradosso, ma un gesto semplice – come quello di uno sbadiglio – rappresenta una delle principali incognite della medicina e della scienza. I fondamenti fisiologici dello sbadiglio non sono ancora noti nel dettaglio – ne sappiamo assai poco, a dire il vero – nonostante questi sia un segno universalmente diffuso e ben riconoscibile anche in moltissimi animali.

Da un punto di vista biochimico è possibile che lo sbadiglio sia la manifestazione di una eccessiva attività dopaminergica: può essere descritto come un gesto respiratorio involontario che compare, solitamente, in condizioni caratterizzate da sonnolenza, rilassamento, stanchezza, noia o appetito. Altrettanto sconosciuta è la sua reale funzione e utilità: date le situazioni nelle quali compare, è possibile che abbia un ruolo nell’aumentare o mantenere la vigilanza.

Occorre tuttavia considerare – ed è esperienza comune anche di molti pazienti – che lo sbadiglio rappresenta un sintomo molto comune in un attacco emicranico, soprattutto nei minuti e nelle ore che precedono l’insorgenza del dolore. Il sintomo è talmente insistente che, in queste situazioni, può comparire anche una decina di volte in un minuto. Cosa che può essere estremamente fastidiosa durante il lavoro e le attività quotidiane.

Lo sbadiglio, nell’emicrania, non è un evento poi così raro. Quasi la metà dei soggetti affetti da emicrania lamentano la presenza di questo sintomo: nella maggior parte dei casi compare durante il dolore, ma in una percentuale non trascurabile precede o addirittura segue l’attacco.

Lo sbadiglio è un sintomo raramente isolato: si affianca solitamente ad altri prodromi tipic, come vomito, alterazioni dell’alvo, ansia, depressione, irritabilità, senso di fame eccessiva, ipersensibilità alla luce e ai suoni, nausea. “Alcuni di questi segni e sintomi, peraltro relativamente frequenti, vengono detti sintomi ipotalamici. Tra questi abbiamo sonnolenza, irritabilità, ansia e variazioni dell’appetito”, illustra il Dott. Davide Borghetti, neurologo pisano, “Alcuni pazienti riescono addirittura a prevedere l’arrivo di un attacco doloroso notando sottili variazioni nella regolarità intestinale”.

Lo sbadiglio, per quanto evento all’apparenza innocuo, può rappresentare dunque un sintomo facilmente riconoscibile, che può fungere da indicatore di un attacco doloroso in arrivo. Essendo facilmente riconoscibile da chiunque, viene quindi garantita la possibilità di intervenire tempestivamente con una adeguata terapia.