Trattamento acqua a osmosi inversa: come funziona

Articolo scritto con la collaborazione di TermoidraulicaRV

L’osmosi inversa è un processo di filtrazione dell’acqua che permette di purificarla da eventuali sostanze nocive e impurità, rendendola più sicura per il consumo umano. Questo metodo di trattamento si basa sull’utilizzo di una membrana semipermeabile che separa le sostanze inquinanti dal liquido.

Attraverso una pressione applicata, il liquido viene spinto attraverso la membrana, permettendo solo alle molecole d’acqua di passare e trattenendo le impurità.

Il principio dell’osmosi inversa si basa sullo stesso procedimento naturale, un fenomeno che avviene quando due soluzioni con diverse concentrazioni di soluti sono separate da una membrana semipermeabile. Il liquido si sposta naturalmente dalla soluzione meno concentrata a quella più concentrata, fino a raggiungere l’equilibrio.

Nel caso dell’osmosi inversa, si applica una pressione esterna per invertire la direzione del flusso, spingendo il liquido dalla soluzione più concentrata verso quella meno concentrata, attraverso la membrana.

Funzionamento

Il processo di osmosi inversa avviene in diversi passaggi. Inizialmente, l’acqua da trattare viene sottoposta a una pre-filtrazione per rimuovere particelle più grandi, come sabbia e sedimenti. Questa fase serve per proteggere la membrana da eventuali danni causati da particelle solide. Successivamente, il liquido pre-filtrato entra nel modulo dell’osmosi inversa, dove viene applicata una pressione per spingerlo attraverso la membrana semipermeabile.

La membrana è composta da uno strato di materiale polimerico che permette solo alle molecole d’acqua di passare, mentre trattiene le impurità e le sostanze inquinanti come sali, metalli pesanti, batteri e virus. Il prodotto purificato, detto permeato, viene raccolto e immagazzinato per il consumo, mentre le sostanze trattenute dalla membrana, dette concentrato o reietto, vengono espulse dal sistema. Da notare che l’efficienza della procedura dipende dalla qualità della membrana e dalla pressione applicata.

Applicazioni

L’osmosi inversa è utilizzata in diversi settori, sia a livello domestico che industriale. Per quanto riguarda l’utilizzo domestico, è impiegata per migliorare la qualità dell’acqua potabile, riducendo la presenza di sostanze inquinanti e migliorando il sapore e l’odore del liquido. Esistono diversi tipi di impianti per uso domestico, che possono variare in base alle dimensioni e alle prestazioni. In generale, sono facili da installare e richiedono una manutenzione minima.

A livello industriale, tale procedimento è utilizzato per il trattamento e la purificazione dell’acqua in diversi processi produttivi, come l’industria alimentare e delle bevande, la produzione di farmaci e cosmetici, e la generazione di energia elettrica. Questo procedimento è impiegato nella desalinizzazione dell’acqua di mare, consentendo la produzione di liquido potabile in aree con scarsità di risorse idriche.

Vantaggi e svantaggi

Uno dei principali vantaggi è la capacità di rimuovere un’ampia gamma di contaminanti, tra cui sali, metalli pesanti, batteri e virus. L’osmosi inversa produce acqua di alta qualità, con un sapore e un odore migliorati rispetto a quella del rubinetto. Questo processo di filtrazione è molto efficiente dal punto di vista energetico, poiché richiede una quantità minima di energia per funzionare.

Vediamo alcuni svantaggi: l’H2O prodotta può essere priva di alcuni minerali essenziali per l’organismo, come calcio e magnesio. La procedura produce una certa quantità di liquido di scarto (concentrato o reietto), che può rappresentare una preoccupazione ambientale se non viene adeguatamente smaltita. Infine, gli impianti possono richiedere una certa manutenzione, come la sostituzione periodica delle membrane e delle cartucce filtranti.

Membrane e componenti dell’osmosi inversa

Le membrane utilizzate sono costituite da uno strato sottile di materiale polimerico, solitamente poliammide o cellulosa acetato. Questi materiali sono caratterizzati da una struttura porosa che permette alle molecole di H2O di passare, mentre trattiene le impurità e le sostanze inquinanti. La scelta del materiale e della struttura della membrana influisce direttamente sull’efficienza e le prestazioni del processo.

Oltre alla membrana, gli impianti possono includere una serie di componenti aggiuntivi, come pompe per aumentare la pressione del liquido, filtri per la pre-filtrazione e la post-filtrazione, e sistemi di controllo e monitoraggio per garantire il corretto funzionamento dell’impianto. Alcuni impianti possono essere dotati di sistemi di recupero dell’energia, che permettono di ridurre il consumo energetico e aumentare l’efficienza del processo.

Manutenzione e problemi comuni

La manutenzione degli impianti è fondamentale per garantire la qualità dell’acqua prodotta e la durata dei componenti. In generale, la manutenzione include la sostituzione periodica delle cartucce filtranti e delle membrane, la pulizia e la disinfezione del sistema, e il controllo dei parametri di funzionamento, come la pressione e il flusso di permeato e concentrato.

Tra i problemi comuni che possono verificarsi si possono citare l’ostruzione delle membrane a causa dell’accumulo di particelle solide e di sostanze inquinanti, la formazione di biofilm sulla superficie delle membrane, che può ridurre l’efficienza del processo e favorire la proliferazione di batteri, e la degradazione delle stesse a causa di agenti chimici presenti nell’H2O da trattare. Per prevenire questi problemi, è importante seguire le raccomandazioni del produttore e garantire una corretta manutenzione dell’impianto.