Come installare le cerniere a molla per porte tagliafuoco

Spesso si sente fare riferimento alle porte tagliafuoco. Si tratta di dispositivi molto utili, perché funzionano contro gli incendi e in molti contesti, specialmente in quelli lavorativi ed aziendali, possono rivelarsi di estrema importanza.

Ma che cosa sono esattamente le porte tagliafuoco? Si tratta di sistemi che hanno una capacità di resistenza al fuoco molto elevata, soprattutto per i materiali che vengono utilizzati per la loro realizzazione.

La funzione principale delle porte tagliafuoco è quella di isolare le fiamme nel caso in cui scoppi un incendio. Quasi sempre vengono utilizzate nei locali pubblici, anche se il loro impiego è molto diffuso anche nelle strutture private.

Come leggiamo sul sito di Dierre.com, azienda italiana leader leader mondiale nella produzione di porte, le porte tagliafuoco devono essere certificate e omologate per la resistenza al fuoco secondo la norma europea EN 1634.

Perché funzionino in ogni momento, soprattutto nei casi di estrema urgenza come quando scoppia un incendio queste tipologie di porte, avvalendosi di cerniere a molla, devono aprirsi e chiudersi in modo veloce e sicuro.

Come installare le cerniere a molla

Innanzitutto partiamo, per saperne di più su questo argomento, dallo specificare che cosa si intende per cerniere. Le cerniere hanno la funzione di avvicinare due elementi, in modo che essi possano provvedere a fare un unico movimento.

Le cerniere a molla da questo punto di vista si rivelano davvero essenziali e possono essere installate sia su pensili che su porte che sono più pesanti. Sono molto utili perché, ogni volta che l’anta viene aperta, la porta si richiude automaticamente da sé, senza che per questo l’utente debba spingerla.

Per poter installare una cerniera a molla, si deve procedere con la rimozione di quelle già installate precedentemente. A questo scopo possiamo utilizzare la punta di un cacciavite per fare leva sui perni delle cerniere. In questo modo riusciremo sicuramente con estrema facilità a farle fuoriuscire dal binario.

Poi alziamo la porta e posiamola a terra, procedendo a svitare, mediante l’uso di un cacciavite a stella, le vecchie cerniere. A questo punto è arrivato il momento del fissaggio della cerniera a molla, di quella nuova, che di solito è dotata di apposite viti all’interno della confezione. In genere ci sono a disposizione quattro viti per ogni collegamento.

Dopo aver messo la porta in posizione verticale, attacchiamo la metà della cerniera sullo stipite e poi procediamo a movimentare l’anta, per vedere come viene attuato il movimento. Non stringiamo troppo le viti e non blocchiamo direttamente i fissaggi, ma prima verifichiamo la regolazione del collegamento, che deve risultare piuttosto fluido.

Come funzionano le porte tagliafuoco

Come abbiamo già specificato, le porte tagliafuoco si rivelano molto utili perché sono realizzate con materiali tali da resistere alle fiamme e al calore. Questa loro grande azione di resistenza impedisce che le fiamme si possano diffondere in un determinato edificio. Quindi possiamo dire che queste porte funzionano da protezione contro le fiamme.

L’obiettivo principale è quello di fare in modo che venga tagliato l’ossigeno che alimenta le fiamme. In questo modo esse non hanno la possibilità di diffondersi. Ma quali sono questi materiali che vengono spesso utilizzati per la realizzazione delle porte tagliafuoco? In genere si tratta di acciaio, gesso, vetro o vermiculite.

Le caratteristiche delle porte tagliafuoco

È importante che le porte tagliafuoco, quelle fissate con la cerniera a molla, che ti abbiamo descritto precedentemente, siano dotate della sigla REI, che indica appunto la resistenza al fuoco. Le porte tagliafuoco hanno un’elevata resistenza perché sono in grado di resistere in caso di incendio (anche se questo requisito ultimamente non viene preso più tanto in considerazione).

Inoltre, come altre caratteristiche principali, possiamo individuare l’ermeticità e l’isolamento termico. Nel primo caso si tratta della capacità di trattenere il fuoco. Con isolamento termico, invece, si intende la riduzione della trasmissione del calore.

Per quanto riguarda la classificazione, tenendo conto del parametro REI (puoi approfondire qui), questa può variare in base ai minuti di resistenza che la porta tagliafuoco può mettere in atto per resistere all’azione del fuoco. Quelle più utilizzate sono pertanto le porte REI 60 e le 120. Già una porta con REI 60 può resistere per un’ora alle fiamme.