Come proteggere i bambini in casa?

La casa, purtroppo, non è il luogo sicuro ed accogliente che potrebbe sembrare a priva vista. Per gli adulti ed a maggior ragione per i bambini, infatti, essa nasconde una serie di pericoli che potrebbero mettere a repentaglio la salute di chi vi abita. Ogni anno i dati ci riportano informazioni scoraggianti circa gli incidenti domestici dei più piccoli e, ciò che maggiormente preoccupa è il fatto che essi sono quasi sempre prevedibili e prevenibili, per cui sono frutto dell’incuria e della distrazione. Genitori, fratelli più grandi o babysitter, infatti, dovrebbero sempre porre particolare cura ed attenzione ai bambini ed ai pericoli a cui vanno incontro nella propria casa.

Lo stesso Ministero della Salute ha redatto una sorta di vademecum indicando quali sono i rischi più comuni (http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_236_allegato.pdf) in base alle varie fasce di età. Ecco, allora, qualche consiglio utile per chi vuole approfondire questo argomento.

Rischi ed età dei bambini

I rischi cambiano in base all’età dei bambini. Infatti, quando essi cominciano ad essere autonomi e camminano liberamente per casa, sono soggetti ad una serie di pericoli maggiori, soprattutto perché hanno l’abitudine di portare tutto alla bocca, aumentando la possibilità di avvelenamento o soffocamento. Secondo alcuni dati, infatti, il luogo della casa più pericoloso sarebbe la cucina, seguita dal salone, dal giardino e dalla camera da letto. Anche i traumi da caduta sono piuttosto frequenti, causati, magari da un mobile o un oggetto pesante che i piccoli si tirano addosso.

Un genitore deve fare in modo da rendere la casa il più sicura possibile, ma al contempo deve insegnare al proprio figlio a fare attenzione. Questo deve essere fatto non instillando in lui la paura nei confronti di una possibile conseguenza, ma cercando di far comprendere la pericolosità di un’azione in sé. Inoltre è sempre necessario prevenire qualsiasi tipo di incedente, eliminando con cura ogni possibile fonte di rischio in base alle tappe evolutive del bambino.

Fino a che esso è in culla, quindi nei primi 4-5 mesi di vita, i pericoli sono legati all’asfissia, all’ustione, alla caduta ed all’annegamento. Dopo i sei mesi il bambino comincia a muoversi in modo più autonomo, afferra gli oggetti che trova e li porta alla bocca; più cresce più questa abitudine aumenta perché è il suo modo di esplorare il mondo e conoscere gli oggetti.

Dal primo anno in poi comincia ad essere sempre più collaborativo, usa entrambe le mani, comincia a giocare smontando e rimontando oggetti, usa la palla, guarda e sfoglia i libri, imita gli adulti ed apre cassetti e dispense. In questa fase, la curiosità innata nei più piccoli, la voglia di scoprire gli ambienti che li circondano e l’autonomia conquistata, li rendono ancora più vulnerabili. Annegamento, ustioni, asfissia, cadute ed avvelenamento sono i principali rischi cui vanno incontro. Dopo i 3 anni i bambini sono in grado di ascoltare i consigli dei genitori, ma ciò non li rende al riparo dai pericoli per cui non bisogna mai allentare la guardia.

Rischi e rimedi

Come accennato, quando i bambini sono molto piccoli, bisogna fare attenzione alle cadute dalla culla o dal letto dei genitori, dalla sdraietta e dal fasciatoio; per questo è opportuno non lasciarli mai soli e mettere a portata di mano tutto ciò che serve per i cambio.

L’acqua del bagnetto deve essere sempre di 37° per evitare ustioni ed il latte nel biberon non deve superare i 40°. Prima di darlo al bambino bisogna sempre controllare la temperatura. Nel lettino, munito di sponde, il piccolo deve dormire a pancia in su. Inoltre, sebbene gli animali facciano parte della famiglia, è sempre opportuno non lasciarli mai soli con i bambini.

Quando cominciano a crescere e ad essere più autonomi, non bisogna lasciarli con oggetti di diametro inferiore ai 4 cm; quindi niente bottoni, biglie, parti piccole di giocattoli, monete, etc. Fare attenzione ad eventuali giochi di fratelli più grandi. Ovviamente bisogna eliminare anche utensili taglienti ed appuntiti. Le pile, soprattutto quelle al litio, sono estremamente pericolose, Nel momento in cui iniziano a gattonare e, poi, a camminare anche l’impianto elettrico deve essere messo in sicurezza, ponendo sulle prese delle apposite coperture che non possono essere rimosse. Naturalmente non devono esservi fili volanti, canaline e lampade sui tavoli che potrebbero essere tirate giù.

In cucina le pentole vanno messe si fornelli posteriori, dove i bambini non arrivano, devono essere tolti oggetti e bevande che scottano ed elettrodomestici pericolosi. Sui mobili vanno posizionati paraspigoli e blocchi per cassetti ed ante per evitare che vengano aperti ed il bambino entri in contatto con sostanze velenose o pericolose. In questa fase può essere di grande aiuto anche l’utilizzo di appositi recinti per bambini colorati ed a norma nei quali mettere i bambini, insieme ai giochi sicuri, mentre si è impegnati nelle faccende casalinghe o in lavori particolari che non permettono un adeguato controllo.