I 5 fattori da considerare quando si lavora con i raccordi oleodinamici

I produttori di raccordi oleodinamici sono sempre in costante innovazione e di conseguenza anche si rinnovano anche i nuovi modi per poterli abbinare e sigillarli.

In generale oggi, quando si decide collegare i raccordi esistono diverse funzionalità da comprendere per la propria applicazione.

In questo articolo grazie al supporto di Oleoflex azienda leader nella produzione di Raccordi oleodinamici andremo ad evidenziare le connessioni, gli stili di attacco e i 5 importanti fattori da considerare quando si lavora con questo prodotto.


Le tipologie di connessioni comuni

  • JIC 37⁰ Flares: Il raccordo Joint Industrial Conference è uno degli stili di collegamento più utilizzato e comune. È costituito principalmente da filettature parallele ed un cono di 37° che si posiziona sull’estremità del raccordo che a sua volta viene collegato ad un ulteriore raccordo o a un tubo flessibile.
  • Tenutefrontali con O-ring: i raccordi con la guarnizione frontale hanno delle superfici piatte che riescono a contenere a loro volta un’altra guarnizione, queste guarnizioni si si accoppiano a tubi flangiati o a raccordi per tubi flessibili. La caratteristica di queste tenute piatte fa in modo di ridurre il rischio di perdita.
  • Compressione in pollici: il raccordo a compressione è un raccordo che funge da innesto per i tubi idraulici in quanto esistono connessioni di tubi limitati. Questo raccolto può essere utilizzato su tubi duri.
  • Filettature per tubi NPT: Queste filettature per tubi NPT sono raccordi speciali filettati di forma conica tradizionale e vengono utilizzate da molteplici anni. Questi raccordi oleodinamici sono disponibili in diverse tipologie e vengono utilizzati maggiormente nei sistemi pneumatici e nei sistemi idraulici.
  • Tipo di innesto DIN metrico 24⁰: in Europa questo stile di raccordo è il più comune ed esiste una linea completa di raccordi per tubi flessibili che possono essere utilizzate con tubi di dimensione metriche. Le versioni più recenti incorporano una tenuta elastomerica che offre una migliore tenuta per l’utilizzo.


Raccordi oleodinamici: 5 fattori per la scelta del raccordo

Vediamo insieme quali sono i cinque principali fattori da considerare quando si sta scegliendo il giusto raccordo idraulico per la tua applicazione:

  1. Versatilità: i raccordi oleodinamici hanno una versatilità non indifferente, ciò comporta un importante utilizzo di questi raccordi in molteplici occasioni. Esistono raccordi oleodinamici di ogni tipo a seconda dell’esigenza del sistema idraulico o meccanico.
  2. Disponibilità: i raccordi oleodinamici sono sul campo da decenni e sono sempre disponibili sia per varietà che in volume.
  3. Classe di pressione: molti raccordi oleodinamici hanno la possibilità di abbinarci guarnizioni frontali in quanto le caratteristiche di pressione che sono richieste sono aumentate. I raccordi vengono classificati in valori di pressione, specialmente in tutte quelle applicazioni che richiedono alte vibrazioni. Nello stesso momento le filettature dei tubi non sono consigliate per una pressione troppo elevata.
  4. Applicazione: l’applicazione in cui il raccordo verrà utilizzato è un fattore critica durante la scelta. È necessario scegliere con attenzione la dimensione, la temperatura, applicazione e fluidi.
  5. Affidabilità: le filettature dei tubi sono sempre richieste in quanto, come anticipato prima le perdite possono ridurre al minimo le perdite e possono essere riparate serrando in modo semplice il raccordo. Questa pratica però ha portato a raccordi incrinati. Le superfici di tenuta accoppiate nei raccordi riducono il rischio di sovracorrente e offrono ancora più affidabilità grazie alla tenuta elastomerica che vene catturata nella superfice.

In conclusione, possiamo dire che i raccordi oleodinamici sono ottimi per ogni installazione e una regola generale è quella di collocare un tubo con minor numero possibili di connessione. Esistono determinate procedure di assemblaggio adeguata per ciascuno degli stili necessario, ed è necessario prima di realizzare il sistema idraulico fare una corretta differenza tra una connessione solida.